La contestata terza linea del termovalorizzatore di Brescia potrebbe trovare la strada spianata al suo utilizzo, non solo per il trattamento delle biomasse, come originariamente fu autorizzato.
Questo è quanto emerge da un comunicato stampa che abbiamo ricevuto dal Consigliere Regionale di Italia dei Valori Francesco Patitucci al quale abbiamo chiesto chiarimenti in un breve incontro che trovate nel nostro canale video su YouTube.
Ecco il testo del Comunicato stampa:
Ieri, Martedì 12 Ottobre all’ordine del giorno della seduta della VI Commissione Ambiente e Protezione civile si è discusso del Piano Provinciale di gestione dei rifiuti della Provincia di Brescia.
Brescia, lo sappiamo, è attualmente una delle province con la percentuale più bassa di raccolta differenziata oltre ad essere una delle province più inquinate d’Europa.
Il Piano Provinciale di gestione rifiuti oggetto della discussione odierna, prevede la possibilità di riconversione della terza linea del termovalorizzatore di Brescia (aumentando ulteriormente l’immissione di elementi inquinanti nell’aria) in caso di necessità.
Ricordo che nel passato ne fu già autorizzato l’utilizzo ma solo ed esclusivamente per il trattamento delle biomasse. Considerato che la minoranza del Consiglio Provinciale espresse parere contrario a questo piano rifiuti è lecito allora manifestare serie perplessità sul fatto che il parere degli enti locali venga realmente tenuto in considerazione. Esempio chiaro ne è l’approvazione a realizzare a Montichiari una discarica di rifiuti di amianto nonostante il parere negativo congiunto di Provincia e Comune.
Quello che spaventa di più, è che queste autorizzazioni vengono concesse anche a ditte che nel passato hanno violato le normative divenendo oggetto di indagini per conferimento irregolare di rifiuti. In tal modo ritengo non ci si possa poi lamentare se, a quanto riferisce il rapporto di Legambiente sulle ecomafie, la provincia di Brescia detiene il primato lombardo degli smaltimenti illeciti di rifiuti e dell’inquinamento.

E’ una notizia molto preoccupante, specialmente se si pensa al già alto tasso di inquinanti presenti nell’aria bresciana.

Guarda il video dell’intervista

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