Nelle news precedenti abbiamo illustrato ai nostri lettori che alcune prescrizioni contenute nell’autorizzazione alla Profacta non ci sembrano rispettate fino in fondo: ad esempio non abbiamo modo di vedere alcun dispositivo di misurazione delle polveri nell’aria, e non possiamo dire che da parte dell’impresa sia stata realizzata una torretta di osservazione degna di tale nome. Quello che trovate infatti, è un ammasso traballante ed insicuro che definire torretta è una esagerazione. Vi si può accedere solo tramite particolari contorsionismi ed una buona dose di fortuna visto che, uno dei quattro lati poggia addirittura su UNA PIETRA rotonda per mantenersi in equilibrio.
Ci sarebbe anche molto da ridire sulla sua altezza che, a dire dei comitati, dovrebbe consentire ai cittadini di osservare l’intero processo di conferimento, dall’ingresso dei camion al loro arrivo in discarica: ebbene questo non può avvenire essendo la stessa troppo bassa talmente bassa da non garantire nemmeno la visione integra della discarica.
La rabbia ed il malcontento cresce ancora di più quando tutti si chiedono CHI abbia il dovere di controllare che i paramentri di realizzazione di un’opera così pericolosa vengano rispettati.
Noi siamo stati più di una volta in discarica ma no abbiamo trovato MAI nessuno a controllare perchè crediamo che, altrimenti, almeno la torretta si sarebbero accorti essere insicura e praticamente inusabile. Non potendo osservare inoltre le operazioni precedenti alla messa a dimora dell’amianto, che controlla che le ruote dei mezzi, ad esempio, siano ben lavate alla loro uscita onde evitare contaminazione dell’ambiente?
I comitati si sono anche chiesti con forza dove sono gli alberi ad alto fusto richiesti nella autorizzazione anche essi NECESSARI per motivi ambientali?
Come mai nessuno ha verificato la sussistenza dei requisiti per la messa in funzione della discarica? Tuona forte la Presidente del CodiSa quando dice che non è possibile che amministratori eletti con i voti dei cittadini per tutelare i propri interessi se ne lavi le mani dicendo che non possono fare nulla!
Alessandra Cristini del Comitato Spontaneo ci dice che adesso sarà avviato un presidio davanti all’ingresso della Fustini (la Profacta è una società del gruppo Faustini) suil lato di via Serenissima, per far notare la proptesta ed il disagio, ma anche per fornire informazioni e raccogliere dati.
Bene, siamo contenti anche noi, perchè è ora che un pò tutti si rendano conto che i cittadini della zona Est sono stufi di essere utilizzati solo per installazione di attività inquinanti oppure per raccogliere i voti necessari ad ottenere il potere ai nostri amministratori salvo poi, come nel caso di via Brocchi, non essere in grado nemmeno di restituire al transito una stada pubblica.
Già, perchè fra le altre cose succede anche che via Brocchi, una stada PUBBLICA chiusa temporanenamente al traffico per agevolare i lavori di realizzazione della discarica, sia ancora oggi chiusa al traffico risultando, ad occhio, praticamente privatizzata dalla Profacta che la usa come collegamento interno fra la propria sede e la discarica! Ma in quale autorizzazione risulta che questa strada debba essere riservata ad uso esclusivo della discarica?
Insomma malumori, dubbi e tante proteste espresse dai presenti e l’annuncio dell’Avv. Garbarino, che segue la vicenda fin dall’inizio, di avere presentato in procura una richiesta di sequestro del cantiere per i tanti, forse troppi, dubbi che aleggiano sulla sua entrata in funzione.
Non sono mancate nemmeno le tensioni e gli interventi dei presenti, fra i quali l’Ing. Vincenzo Bertelli, autore di un intervento, particolarmente incisivo, nei confronti di amministratori e impresa. Ne è nata una conversazione piacevole ed a tratti vivace su argomenti senza ombra di dubbio di notevole importanza che, volendo, potrebbero dare nuovi spunti ed energia a questo forte movimento di opposizione alla discarica.

Gli interventi della Presidente del CodiSa, di Alessandra Cristini del Comitato Spontaneo, Dell’Avv. Garbarino e dell’ing. Bertelli sono visionabili nella sintesi filmata disponibile sul nostro canale video si YouTube.

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