Rinuncia-vitalizio-Patitucci-privacyAccendi ogni giorno la TV e trovi sempre più politici che invitano al risparmio, al rigore ed alla sobrietà ma poi di tasca loro non cacciano nemmeno un’Euro!
E’ giusto allora che, quando qualcuno di costoro, intraprende un’iniziativa che ci fa sentire un pò compresi nel nostro disagio quotidiano non si può fare a meno di farlo notare e portare il suo gesto all’attenzione della comunità.
E’ accaduto per la rinuncia a parte del loro compenso per i parlamentri del M5S e, nel nostro piccolo, anche il Consiglio Comunale di Brescia ha inteso nei giorni scorsi dare il buon esempio.
La Giunta Del Bono ha infatti ridotto del 10% i propri compensi, riduzione estesa poi all’intero Consiglio Comunale.
Certo, non sono gesti clamorosi, ma è sempre meglio del niente che ritroviamo in altre Istituzioni dove sembra che ai nostri politici poco importi se il potere di acquisto di pensioni e stipendi continua a scendere: basta che quello del loro stipendio rimanga invariato.
Tolti i Parlamentari, gli stipendi più alti sono sicuramente quelli di Consiglieri ed Assessori Regionali dai quali ci aspettiamo ancora un gesto forte in questo senso.
Abbiamo approfondito la storia dei compensi in Regione con Francesco Patitucci, ex Consigliere Regionale: “Sono sicuramente stipendi alti, specialmente se rapportati alla delicata situazione economica che il nostro Paese sta attraversando e non nascondo di avere pensato in più di una occasione, che la classe politica a questi livelli, avrebbe avuto il dovere di dare un forte segnale di solidarietà, specialmente nei confronti di chi, grazie alla Legge Fornero, dovrà versare fino a 40 anni di contributi prima di poter accedere alla pensione. Ci ho pensato poco allora a mettere per iscritto la mia rinuncia al vitalizio che avrei maturato dopo poco più di due anni e mezzo di permanenza in consiglio Regionale. E’ vero, ho rinunciato a percepire il vitalizio e mi sono tenuto quasi solo per me questa decisione, perchè era un semplice dovere morale, un gesto di correttezza verso coloro i quali mi avevano dato fiducia considerandomi uno di loro: non avrei avuto il coraggio di andare in giro guardando a testa alta la gente che onora questa Nazione ogni giorno lavorando e pagando contributi fino a 40 anni. Certo, mi sarei aspettato che tanti altri miei colleghi avessero fatto questo gesto ma non sono stato seguito nella mia iniziativa. Mi chiedo quanti di quelli che siedono adesso in Regione lo faranno, almeno per un gesto di solidarietà, ma non mi faccio illusioni!”
Neanche noi ci facciamo illusioni, ma ci piacerebbe che la gente non dimenticasse certi gesti, ci farebbe piacere che la gente sapesse che, volendo, si può rinunciare a percepire un vitalizio maturato appena dopo due anni e mezzo di permanenza in Consiglio.
Sarebbe bello che la gente lo pretendesse prima di confermare la fiducia, con il proprio voto, a chi pensa alla politica come una scorciatoia per il benessere…..

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