Cave di San Polo(Roberta P.) – Da tempo si discute animatamente sull’attività di ritombamento del laghetto Gaburri (ex Cava Pasotti), nel Parco delle Cave, nato artificialmente e per puro caso che è diventato sede di 39 specie protette di cui 9 protette e 2 in via di estinzione.
Il Comune da parte sua ha già bocciato la menzione proposta in consiglio per la richiesta di ritombamento del lago ma, l’azienda Gaburri non sembra demordere rispondendo a tono alle critiche e affermando di avere l’autorizzazione ad iniziare e proseguire i lavori (autorizzazione che, in base alle nostre informazioni, è accordata però solo per il mantenimento e la creazione di un recinto per mettere in sicurezza il lago).
A luglio avevamo riportato alla luce la questione con un articolo sulle nostre pagine al quale il Sig. Paolo Ragnoli aveva commentato sulla nostra pagina Facebook, “ se chiami in Gaburri e chiedi di Karim ti spiega perchè alcune delle cose che scrivi non sono corrette “ .
Al rientro della pausa estiva, si è deciso di chiamare in azienda per parlare con la persona indicataci che ad una prima telefonata è sembrato subito disponibile a rilasciare una video intervista a SanpolinoLive; telefonata conclusa con l’intento di ricontattarsi al più presto per definire la data dell’incontro.

Il commento al nostro articolo di Luglio sulla nostra pagina Facebook
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Dopo una, due settimane di silenzio abbiamo richiamato chiedendo spiegazioni ottenendo le scuse per il silenzio affermando essere causato da problemi esterni all’azienda.
Concludiamo la chiamata con la solita promessa di richiamare il prima possibile. Chiamata, purtroppo, mai ricevuta.
Terza chiamata, durante la quale riceviamo altre scuse al termine delle quali proponiamo di svolgere l’intervista via mail così da velocizzare il tutto e non far perdere tempo al lavoratore.
Mail inviata il 7 ottobre e che ancora oggi, purtroppo, rimane senza risposta.
A forza di chiamare abbiamo esaurito il credito sul telefonino (!) per cui, fino a prova contraria, rimaniamo convinti della correttezza di quanto da noi pubblicato a suo tempo con la consapevolezza di avere dato all’azienda tempo e modo per chiarire eventuali inesattezze da noi riportate e, al tempo stesso, di avere dato seguito alla richiesta del nostro lettore con i risultati che avete qui letto.
Siamo comunque sempre disponibili al confronto sempre che la controparte abbia voglia di confrontarsi.

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