bancomat(red.) – Dite la verità: quante volte vi è capitato di entrare in un negozio e scoprire, davanti alla cassa, che se non avete con voi abbastanza contanti non potete pagare con il vostro fidato Bancomat?
Sembra proprio che a Brescia sia ormai diventata una triste moda da parte di alcuni commercianti il decidere arbitrariamente una soglia minima al di sotto della quale non si accettano pagamenti con Bancomat.
Il problema nasce probabilmente dai costi di commissione che le banche applicano agli esercenti per ogni transazione tramite moneta elettronica.
E così, qualche commerciante ha pensato scaltramente di scaricare il proprio disagio economico sulla propria clientela che spesso si trova veramente a disagio a dover correre alla disperata ricerca di un Bancomat per prelevare i contanti e saldare il conto di un negozio che non accetta pagamenti elettronici sotto i 20 o 30 Euro (a seconda del suo buon cuore!).
Così si potrebbero trovare pasticcerie dove, se vuoi pagare con Bancomat, devi comprare almeno 20 Euro di pasticcini, oppure rifornimenti di carburante dove devi fare almeno 30 Euro o addirittura parrucchieri dove se non ti tagli i capelli per almeno 30 euro devi pagare in contanti!
Certo, capiamo anche noi che nessuno mette mano volentieri al portafogli, ma purtroppo da che mondo è mondo, i servizi si pagano e di solito quelli offerti alla clientela fanno parte dei costi di gestione di un’azienda.
Non vogliamo giudicare nessuno, ma se si decide di adottare tale politica riteniamo che sarebbe più corretto apporre il cartello bene in vista all’entrata dell’esercizio commerciale onde evitare di far trovare la sorpresa alla cassa e di far fare poi la figura del “pezzente” al cliente facendolo impazzire alla ricerca di uno sportello in zona per prelevare i contanti.
In un’epoca in cui i pagamenti elettronici sono sempre più diffusi (tra poco si potrà pagare anche con il cellulare) questa “crociata” di alcuni negozianti contro il Pagobancomat sembra essere veramente fuori luogo e fuori tempo, creando solo disagi e confusione.

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