In relazione alla notizia precedente a questa, con la quale Giuseppe Faraone stigmatizzava le affermazioni apparse su una lettera al direttore del “Giornale di Brescia” il sig. Masserdotti ha fatto pervenire alla nostra redazione, tramite mail, una lettera che riportiamo integralmente.
Egr sig Faraone,
sono Stefano Masserdotti alias la sterile polemica alias il giudice che non conosce Sanpolino.Volevo puntualizzare due o tre cose ringraziandola per avermi concesso la possibilita’ di avere idee differenti dalle sue.
Innanzitutto il titolo lo ha deciso il giornale anche se tutto sommato non credo abbia sbagliato di molto.
Io conosco bene Sanpolino,giocavo da bambino sui bellissimi campi dove sono costruite le vostre case(ehh se ci fossero stati i comitati),abito a 400 mt da voi ed ho visto crescere pian piano il vostro quartiere.
Ho seguito le roboanti dichiarazioni del nostro ex sindaco riguardo al quartiere modello alle ramblas e via cantando.
Diciamo la verita’ erano tutte balle,credo che i progettisti e architetti di sanpolino sarebbero da radiare dall’albo.
Difficilmente ho visto costruzioni mal fatte e brutte esteticamente prive di spazi verdi e ammonticchiate alla rinfusa. Non si offenda ma e’ cosi’ purtroppo.
Riguardo allo stadio che sorgera a circa 2 km da voi ,non vedo che disturbo possa creare a voi e a noi tutti.
La situazione con Mompiano non e’ certo commisurabile visto che le case sono 10 mt dallo stadio.
Avrei preferito anch’io mantenere l’ambiente bucolico di 30 anni fa’,ma il mondo cambia e voi dove abitereste?
Non credo che riempire una buca per metterci lo stadio e qualche casa sia cosa cattiva.
Poter fare il picnic prima di vedersi la partita come accade in Gb mi pare una cosa bellissima.
L’errore vostro e’ stato quello di accomunare un area sportiva ad una discarica di amianto,all’alfa acciai e all’aeb.
Credo comunque che la dialettica sia il sale della democrazia .
Senza acrimonia
Stefano Masserdotti

La replica di Giuseppe Faraone:

Gentilissimo,
leggo adesso la sua mail con molto interesse e, pur non condividendo il suo punto di vista su Sanpolino, riconosco che mi fa piacere avere un interlocutore, cosa che mi mancava da un pezzo visto che di questi tempi non si riesce a trovare un Sindaco, un politico o un qualunque cittadino vicino alla attuale maggioranza che metta in gioco le sue idee.
Vorrei precisare anche io alcuni elementi della discussione.
Tralasciando il discorso del titolo, del quale sono sicurissimo decide il giornale (sono un giornalista iscritto all’ordine professionale da 18 anni…) mi piace ribadire che il solo fatto di aver giocato sui terreni dove abito io adesso sicuramente non le fa conoscere Sanpolino meglio di me che, come lei, lo ho visto crescere nel vero senso della parola ed anche molto da vicino.
Quelle che lei chiama roboanti dichiarazioni dell’ex sindaco rappresentano oggi aspettative legittime della gente del quartiere, visto che il nuovo Sindaco ha deciso di retrocedere il quartiere perchè evidentemente non gli piace la linea estetica viste le (pregiudizievoli) affermazioni all’interno delle sue dichiarazioni programmatiche in cui allude a nuove costruzioni ispirate al modello di Padre Marcolini che, con tutto il rispetto, appartiene ad un’altra epoca ed a un’altro concetto di utilizzo del territorio. Questa idea conservatrice ha probabilmente influito sullo stop al completamento del quartiere con gravi ripercussioni a livello demografico e quindi di servizi pubblici.
Quindi le balle di cui lei parla non possono essere attribuite alla precedente amministrazione, visto che quando il quartiere è nato si è insediata l’amministrazione Paroli con all’interno quelle stesse persone che gridavano allo scandalo quando si parlava di costruzione di torri a Sanpolino e che oggi sotengono l’idea con convinzione o, perlomeno, acconsentendo tacitamente.
Le promesse agli abitanti di Sanpolino avrebbero dovuto tramutarsi in realtà già dal 2008 ma la “triade” PDL, Lega Nord e UDC, hanno ritenuto di accantonare il completamento rapido del quartiere probabilmente per dimostrare ai propri elettori che le scelte degli amministratori precedenti erano sbagliate.
E questo lo hanno fatto calpestando sacrifici e diritti di quelli che su Sanpolino hanno deciso di investire risparmi e mutui per i prossimi 20 anni!
Il fatto che esteticamente a lei il quartiere non piaccia non è buona ragione per radiare architetti ed ingegneri dall’albo. Se fa una passeggiata a BS2, per esempio, vedrà che il criterio costruttivo (estetico) è più o meno uguale perchè adesso si guarda al risparmio energetico, all’isolamento termico e al minor consumo possibile di territorio, tutte cose che al tempo di Padre Marcolini non erano considerate ma che per questo nessuno pensa che avrebbe dovuto essere radiato dall’albo.
Personalmente la bellezza estetica è soggettiva e a me piace come è, d’altronde nessuno mi ha costretto a comprare questa casa e se non mi piaceva non la compravo! Con tutto il rispetto che posso avere verso di lei io non verrei mai a casa sua a dirle che è brutta e che il suo progettista e costruttore sono da radiare dall’albo.
Lei forse non si rende conto, ma definire degradato un quartiere è una parola grossa, offensiva e per certi versi lesiva degli interessi di chi vi abita.
Forse bisognerebbe andarci piano con le parole ed avere chiaro il concetto di degrado. Le strade sono asfaltate, altre saranno completate presto, gli edifici sono tutti di nuova costruzione, i servizi elettrici, idrici e telefonici funzionano in tutte le case, tutti abbiamo il teleriscaldamento ed anche i pannelli fotovoltaici. Siamo tutte persone civili, educate che lavoriamo onestamente, non gettiamo cartacce ma tutto nei cestini. Certo però che poi l’amministrazione comunale dovrebbe assicurarsi che vengano svuotati o che le strade vengano pulite come nel resto della città, perchè altrimenti non si può parlare di degrado ma di incuria amministrativa tendente a creare disagio privandoci di servizi che invece vengono garantiti in tutta la città.
Da questa capirà certamente che il mio risentimento verso le sue dichiarazioni sul giornale è verso l’affrettata sentenza di “quartiere degradato” per la cui etichettatura credo che lei non abbia alcun titolo particolare che lo autorizzi ad offendere in maniera così sbrigativa e sommaria un intero quartiere e la gente che lo abita. Mi venga pura a trovare quando vuole ed insieme faremo un giro per le strade e, se vuole, anche per le case in modo da rendersi conto che il concetto di quartiere degradato è cosa ben diversa da Sanpolino.
Per quanto riguarda il concetto di quartiere modello, le posso dire che siamo stati in più di una occasione, oggetto di visite da parte di enti e costruttori esteri ed il contratto stesso di acquisto delle nostre abitazioni prevede la possibilità di mostrare la struttura delle nostre abitazioni perchè in ambito energetico esse rappresentano un progetto pilota allo studio ed in esame di svariate università italiane ed estere.
A conferma, le allego alcuni link al riguardo di università, riviste del settore e depliant informativi che si sono occupati del quartiere di Sanpolino.
http://europaconcorsi.com/projects/93810-Edificio-Residenziale-a-Sanpolino-Quartiere-PEEP
http://www.urbanistica.unipr.it/?option=com_content&task=view&id=104
http://www.bsnews.it/notizia.php?id=938
Mi scusi se i link che le propongo sono pochi ma se digita “sanpolino quartiere modello” troverà decine di link che risponderanno alla domanda.
Il giudizio della gente, delle università e delle riviste specializzate svuota di fatto la sua idea del quartiere.
Se vuole parlare di degrado Le consiglio invece di occuparsi di “degrado ambientale”, quello dello stesso suolo su cui lei vive e che nessuno ha interesse che lei conosca.
Anche su questo le allego alcuni link
http://www.bresciapoint.it/salute/1011-brescia-devastata-dal-cromo-esavalente-ma-lassessore-minimizza.html
http://www.liberivicentini-cosenostre.net/2010/10/page/4/
http://www.ambientebrescia.it/news.html
http://www.quibrescia.it/index.php?/content/view/20491/1/
http://www.intopic.it/articolo/51006/
Questi sono solo alcuni, se digita “brescia cromo esavalente” o “brescia pm10” (faccia lei) ne troverà tantissimi altri. Adesso, io ho argomentato le mie idee con fatti e riscontri concreti, se lei è in grado di fare altrettanto possiamo discutere altrimenti la smetta di esternare paroloni tipo “case ammonticchiate alla rinfusa” perchè non stiamo parlando di un quartiere costruito con strade che si allargano e stringono come spesso accade nei centri storici di vecchia costruzione. Il quartiere è stato redatto con un progetto serio, studiato ed approvato non solo dai politici dell’epoca ma anche da funzionari ed uffici comunali che ancora oggi sono in servizio. Non è una bella cosa offendere il lavoro e la professionalità di seri professionisti per far passare a tutti i costi una visione “politicizzata” della realtà.
Mi pare che ci siano sufficienti elementi per chiudere mettere una volta per tutte una pietra su questa “balla” del quartiere degradato!
Questo per dire che, alle volte, è più facile sognare che aprire gli occhi e guardare in faccia la realtà.

Cordiali saluti
Giuseppe Faraone

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