In questa strana Brescia può accadere veramente di tutto, anche di essere costretti a chiudersi in casa per respirare un pò d’aria che non puzzi di catrame. Sono anni che i cittadini di Buffalora lamentano un forte e fastidioso odore di catrame, specialmente nelle ore più centrali della giornata. Lo testimoniano le oltre 500 firme raccolte fino ad oggi che purtroppo però non hanno trovato riscontro nell’interesse delle istituzioni, Amministrazione Comunale in testa, lasciando i residenti ed i loro bambini in uno stato di profondo sconforto sentendosi ignorati nei loro problemi.
Di tutti gli enti interessati solo l’Arpa sembra avere dato seguito alla preoccupante segnalazione, promettendo di avviare una indagine in tal senso per poi informare dei risultati. In una tale e preccupante situazione appare un paradosso l’annunciato ampliamento del bitumificio in zona che sicuramente non mancherà di peggiorare la giò critica situazione. In tal senso il destinatario delle maggiori proteste sembra essere proprio l’Assessore Paola Vilardi che, oltre alla delega dell’ambiente, detiene anche quella del territorio con il difficile compito di cercare di coniugare entrambe gli interessi.
Purtroppo, allo stato attuale, alla luce di fatti sembra proprio che l’ambiente perda la partita 3 a 0 visto che sul fronte territorio si annunciano discariche varie, stadio, cittadella dello sport e polo logistico e sul fronte ambiente si preferisce rimandare.

Tornando a Buffalora, dalle pagine dei giornali, si apprende anche che anche i bambini della vicina scuola elementare preferiscano alcune volte fare la ricreazione in classe per non respirare l’aria esterna intrisa di questa puzza fastidiosa.
La notizia della scuola non viene confermata ufficialmente ma è innegabile che il problema esiste ormai da tempo e sarebbe doveroso che venisse affrontato con una certa urgenza, sicuramente PRIMA di autorizzare nuovi bitumifici, poli logistici, stadi e discariche varie che inevitabilmente finirebbero per aggrvare ulteriormente il problema.
La domanda è: cari Amministratori, non sarebbe il caso di occuparsi della salute dei cittadini in maniera più tempestiva?

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