Svelato il mistero della centralina di rilevamento installata lungo la via San Polo proprio nei pressi dello stabilimento Alfa Acciai ma più vicina all’agglomerato urbano di San Polo Vecchio proprio a ridosso delle scuole pubbliche.
Sulla sua paternità si erano già sprecate le fantasie più varie, ma oggi dalle pagine del quotidiano Bresciaoggi apprendiamo che l’apparecchiatura appartiene all’ARPA e che lo stesso verrà attivato nei prossimi giorni in quanto si è ancora in attesa di un componente da inserire al suo interno.
Ringraziamo il nostro utente Gabry Ava che ci ha prontamente segnalato che la soluzione del caso era disponibile sul noto quotidiano bresciano dalle cui pagine apprendiamo anche che le rilevazioni andranno avanti  per un periodo minimo di sei mesi e, in particolare, indagheranno l´eventuale presenza di metalli e idrocarburi policiclici aromatici (Ipa)  in modo da fornire alla popolazione residente dati completi e precisi sulla qualità dell´aria nella zona.
Rimane ovviamente da capire però quali provvedimenti poi si intenda prendere qualora i valori rilevati dovessero evidenziare un alto tasso di sospanze inquinanti, I vari rilievi effettuati fino ad oggi hanno quasi sempre riportato dati degni di attenzione ma poco o nulla è stato fatto in concreto. Anzi, i fatti ci dicono addirittura che l’attuale amministrazione comunale sta procedendo in direzione opposta alla auspicabile tutela ambientale visto che, in zona, si parla già da tempo di discariche di amianto, poli logistici e cittadelle dello sport: tutte cose che non farebbero altro che aumentare il già caotico transito di mezzi pesanti aggravando ancora di più una situazione quasi unanimamente definita almeno “preoccupante”.

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