Si riprende a scavare in via Brocchi, praticamente a due passi da case e scuole della Circoscrizione EST di Brescia per realizzare una discarica di amianto di quasi 80.000 tonnellate. Stranamente questo avviene nonostante si sia ancora in attesa del pronunciamento nel merito del ricorso presentato dal Co.di.Sa al Consiglio di Stato.
La vicenda delle discariche di amianto nel bresciano si era già tinta di giallo a seguito dell’arresto dell’ex Vice Presidente del Consiglio della Regione Lombardia Nicoli Cristiani, ma proprio quando il buon senso avrebbe suggerito di fermare le macchine e chiarire tutte le autorizzazioni precedentemente rilasciate, ecco che la Regione Lombaria con un formidabile colpo di coda tira fuori una nuova AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) che consente alla Profacta (società del gruppo Faustini) di riprendere a scavare per realizzare l’ennesima discarica in un posto ormai saturo di inquinanti che tutto avrebbe bisogno tranne che di una nuova discarica.
La vicenda non può certamente passare inosservata e non manca certo di riaprire le polemiche visto che le condizioni ambientali e del territorio su cui va ad incidere questa discarica non sono certo delle migliori. Ricordiamo a tal proposito la falda poco profonda, la vicinanza eccessiva con le abitazioni e le scuole, il progetto del Comune di Brescia di impiantarvi sopra una cittadella dello sport i cui scavi per eventuali fondamenta potrebbero intaccare gravemente il materiale stivato nel sottosuolo.
Evidentemente con gesti come questi si rischia di far passare il messaggio che basta essere proprietari di un terreno per farne quello che si vuole, anche non tenendo conto della volontà popolare e dei chiarmotivi di inopportunità.
Roba da non credere, insomma, ma purtroppo vera tanto che pubblichiamo il testo della nuova AIA rilasciata alla Profacta per consentirle di riaccendere i motori delle ruspe e ricominciare a scavare.

D.d.s. 21 novembre 2011 – n. 10913 Modifica dell’autorizzazione integrata ambientale (IPPC) gia’ rilasciata alla ditta Profacta s.p.a., ai sensi del d.lgs. 18 febbraio 2005, n. 59, allegato I, punto 5.4, con sede legale in via Brennero 194, Comune di Trento ed impianto in via Brocchi, Comune di Brescia con d.d.s. n. 1133 del 10 febbraio 2009
IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA AUTORIZZAZIONI E INNOVAZIONE IN MATERIA DI RIFIUTI
Visti: −− la l. 7 agosto 1990, n. 241 «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi» e s.m.i.; −− la l.r. 30 dicembre 1999, n. 30 «Norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto d’accesso ai documenti amministrativi»; −− la l.r. 12 dicembre 2003, n. 26 «Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche» e s.m.i.; −− la l.r. 1 febbraio 2005, n. 1 «Interventi di semplificazione – Abrogazione di leggi e regolamenti regionali – Legge semplificazione 2004»; −− il d.lgs. 3 aprile 2006, n.152, recante «Norme in materia ambientale » e s.m.i.; Visti inoltre: −− la d.g.r. 6 agosto 2002, n. 10161, avente per oggetto: «Approvazione degli schemi d’istanza, delle relative documentazioni di rito e del progetto definitivo ex artt. 27 e 28 del d.lgs. 22/97 da presentare per l’istruttoria relativa ad attività e/o impianti di recupero e/o smaltimento rifiuti e determinazioni in merito al rilascio dell’autorizzazione ambientale»; −− la d.g.r. 19 Novembre 2004, n. 19461, avente per oggetto: «Nuove disposizioni in materia di garanzie finanziarie a carico dei soggetti autorizzati alla realizzazione di impianti ed all’esercizio delle inerenti operazioni di smaltimento e/o recupero di rifiuti, ai sensi del d.lgs. 5 Febbraio 1997, n. 22 e successive modifiche ed integrazioni. Revoca parziale delle dd.g.r. nn. 45274/99, 48055/00 e 5964/01»; −− il d.d.g. 9 Marzo 2005, n. 3588, avente per oggetto: «Approvazione della circolare di «Precisazioni in merito all’applicazione della d.g.r. 19 Novembre 2004, n. 19461, avente per oggetto: «Nuove disposizioni in materia di garanzie finanziarie a carico dei soggetti autorizzati alla realizzazione di impianti ed all’esercizio delle inerenti operazioni di smaltimento e/o recupero di rifiuti, ai sensi del d.lgs. 5 Febbraio 1997, n. 22 e successive modifiche ed integrazioni. Revoca parziale delle dd.g.r. nn. 45274/99, 48055/00 e 5964/01»; −− il d.d.s. 20 febbraio 2006, n. 1800, avente per oggetto: «Disposizioni relative al rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale (d.lgs. 18 febbraio 2005, n. 59)»; −− la d.g.r. 20 giugno 2008, n. 7492, avente per oggetto: «Prime direttive per l’esercizio uniforme e coordinato delle funzioni trasferite alle Province in materia di autorizzazione integrata ambientale (art. 8, comma 2, l.r. n. 24/2006)»; −− la d.g.r. 7 agosto 2009, n. 10124, recante «Determinazioni in merito alle modalità e alle tariffe per il rilascio delle autorizzazioni integrate ambientali (art.9, c. 4, d.m. 24 aprile 2008)»; Richiamato il d.d.s. Usi delle Acque e Ciclo Integrato dei Rifiuti del 10 febbraio 2009, n. 1133, avente per oggetto: «Autorizzazione Integrata Ambientale (IPPC) rilasciata alla ditta Profacta s.p.a., ai sensi del d.lgs. 18 febbraio 2005, n. 59, allegato 1, punto 5.4, con sede legale in c.so 3 novembre 166, Trento (TN) ed impianto in via Brocchi, Brescia (BS)»; Vista la nota e la relativa documentazione tecnica, presentate ai sensi del d.lgs. 152/06 dalla ditta Profacta s.p.a. con sede legale in via Brennero 194 Trento (TN) ed impianto in via Brocchi Brescia (BS) in atti regionali prot. Z1.2011.0020731 del 29 luglio 2011, per le seguenti integrazioni al progetto esecutivo autorizzato con AIA n. 1133 del 10 febbraio 09: – Settore 1° e 2° – Quota piano di posa del fondo rimodellato: Nella porzione di discarica evidenziata in planimetria 5c, dove appartengono le fasi di confinamento rifiuti 1a e 2a, si è provveduto ad innalzare il piano di posa del fondo rimodellato di circa 30 cm garantendo sia le pendenze di circa 1%, come da progetto autorizzato per le tubazioni posizionate sul fondo per la raccolta delle acque di ruscellamento, sia la pendenza del 1,5 % del fondo della discarica nei sei settori. La quota minima del fondo in questa porzione di discarica sarà 119,30 m s.l.m. garantendo il franco minimo dei 2m tra il piano di imposta del fondo rimodellato ed il livello di massima escursione della falda. – Tracciamento nuovo confine e stima volumetria rifiuti: Nella planimetria 5c allegata sono riportati ed evidenziati il vecchio confine contenuto nell’AIA, il nuovo confine definito con la presente integrazione, ed il rilievo effettuato da Arpa in data 31 gennaio 2011. L’incongruenza tra i confini è dovuta ai seguenti motivi: • realizzazione di nuove canaline irrigue come adeguamento alle richieste dal Consorzio Medio Chiese; • esatta definizione e riscontro del perimetro come desumibile dai mappali catastali. Il nuovo confine di proprietà ha così ridefinito il nuovo perimetro del corpo discarica. Il volume dei rifiuti autorizzato nell’AIA risulta essere 80.000 m3. Garantendo le stesse quote di fondo e le quote del tetto rifiuti autorizzate nell’AIA si è proceduto a calcolare il nuovo volume dei rifiuti tramite sezioni di ragguaglio. Il volume di rifiuti, che il corpo discarica può ricevere in funzione del nuovo perimetro del corpo discarica e della modifica di rimodellamento fondo nel settore 1a e 2a di circa 30 cm, è stimato in 78.600,00 m3. Atteso che con nota prot. n. Z1.2011.0022410 del 24 agosto 2011 tali varianti sono state ritenute, ai sensi del d.lgs 152/06 e s.m.i. e della d.g.r. n. 7492/08, «non sostanziali che comportano l’aggiornamento dell’autorizzazione»; Vista la nota agli atti regionali con prot. n. Z1.2011.0023801 del 9 settembre 2011, con la quale la Ditta ha trasmesso la tavola 8 aggiornata secondo le integrazioni al progetto esecutivo autorizzato che va a sostituire l’elaborato grafico allegato al d.d.s. 1133 del 10 febbraio 09; Vista la nota agli atti regionali prot. n. Z1.2011.0027782 del 26 ottobre 2011, con la quale la Ditta, a seguito della richiesta da parte di Regione e Arpa dipartimento di Brescia, ha trasmesso precisazioni in merito al sistema di aspirazione del percolato, soluzione tecnica che garantisce un battente idraulico zero sul fondo della discarica; Dato atto che la ditta ha trasmesso, con nota agli atti regionali prot. n. Z1.2011.0026885 del 17 ottobre 2011, attestazione dell’avvenuto versamento degli oneri istruttori, in conformità con quanto previsto dalla d.g.r. 7 agosto 2009, n. 10124; Vista la nota, agli atti regionali prot. n. Z1.2011.0028938 del 4 novembre 2011, con la quale la ditta comunica che, nonostante la diminuzione del volume dei rifiuti conferibili in discarica, da 80.000 m3 a 78.600 m3, non richiede il ricalcolo della fidejussione e pertanto intende mantenere in essere la fidejussione già presentata; Richiamati gli l’artt. 29-quater e 29-decies del d.lgs. 152/06 e s.m.i., che dispongono la messa a disposizione del pubblico sia dell’autorizzazione e di qualsiasi suo aggiornamento, sia del risultato del controllo delle emissioni, presso la struttura «Autorizzazioni e innovazione in materia di rifiuti» della D.G. Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia; Visto il Programma Regionale di Sviluppo della IX legislatura approvato con d.c.r. n. 56 del 28 settembre 2010 e la declinazione allo stesso nel PO 15, OS 15.4 come da allegato alla comunicazione del Presidente della Giunta approvata con d.g.r. 465 del 5 agosto 2010; Viste la legge regionale 7 luglio 2008 n. 20: «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale» e i Provvedimenti organizzativi della IX legislatura; DECRETA 1. di modificare l’autorizzazione integrata ambientale già rilasciata con d.d.s. n. 1133/09 alla ditta Profacta s.p.a. con sede legale in via Brennero, 194 Comune di Trento (TN) ed impianto in via Brocchi Comune di Brescia (BS), per le attività previste dal d.lgs 59/05 allegato I, punto 5.4, come segue: – a fronte del nuovo perimetro del corpo discarica, dell’innalzamento di circa 30 cm del piano di posa del fondo rimodellato nella porzione della discarica definita dalle fasi di conferimento 1a e 2a e in considerazione che non si ha innalzamento del proBollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 47 – Mercoledì 23 novembre 2011 – 53 – filo sommitale della discarica, si ha una riduzione del volume di rifiuti che possono essere conferiti in discarica, tale volume da 80.000 m3 viene rideterminato in 78.600 m3; – l’elaborato grafico Tavola 8 allegato al d.d.s. 1133/10 viene sostituito con la Tavola 8 aggiornata a luglio 2011; 2. di confermare in € 2.600.000,00 l’ammontare totale della fideiussione che la ditta Profacta s.p.a. deve prestare a favore di Regione Lombardia in quanto, nonostante la diminuzione del volume dei rifiuti conferibili in discarica, la ditta intende mantenere in essere la fidejussione già presentata; 3. di fare salve tutte le condizioni e prescrizioni di cui al d.d.s. 1133/09 che non siano in contrasto con quelle di cui al presente atto; 4. di trasmettere copia conforme del presente atto a mezzo raccomandata A/R all’impresa, disponendo che l’efficacia del medesimo atto decorra dalla data di ricevimento; 5. di trasmettere copie conformi del presente atto alla Provincia di Brescia, al Comune di Brescia, ad A.R.P.A. dipartimento di Brescia; 6. di disporre la messa a disposizione del pubblico della presente autorizzazione integrata ambientale presso la Struttura «Autorizzazioni e innovazione in materia di rifiuti» della D.G. Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia, presso i competenti uffici provinciali e comunali e di disporre la pubblicazione dell’atto sul BURL e sul sito internet della Regione all’indirizzo www.territorio.regione.lombardia.it nella sezione Rifiuti; 7. di dare atto che avverso il presente provvedimento potrà essere proposto ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale nel termine di 60 giorni previsto dall’art. 29 del d.lgs. n. 104/10, ovvero potrà essere proposto ricorso straordinario al Presidente della Repubblica nel termine di 120 giorni previsto dall’art. 9 del d.p.r. n. 1199/71.

Il dirigente della struttura autorizzazioni e innovazione in materia di rifiuti
Dario Sciunnach

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