Dal 26 Dicembre del 2009 al 26 Dicembre 2011 sono passati esattamente due anni , ma le motivazioni della lotta del Comitato Spontaneo sono sempre le stesse: la discarica di amianto di via Brocchi è uno scempio per l’ambiente ed una minaccia seria per la salute dei cittadini bresciani.
Eppure in Regione Lombardia queste ragioni sembrano non interessare a nessuno visto che, poichè la prima autorizzazione è ancora in attesa di esito definitivo, il 21 novembre scorso gli uffici della Regione hanno emanato una nuova autorizzazione che ha permesso alla Profacta di riprendere i lavori per la realizzazione della discarica. Voci bene informate ci riferiscono che già tra febbraio e Marzo l’amianto potrebbe arrivare in discarica anche se il tribunale non si fosse ancora pronunciato sulricorso pendente. Sarà per questo che la Profacta ha inteso riprenderei lavori in tutta fretta, non badando alle festività natalizie e lavorando senza sosta, sabato compreso.
Insomma, per il classico paradosso all’italiana esiste oggi una discarica contestata su cui pende un ricorso in attesa di sentenza definitiva. Per la stessa discarica viene emessa una nuova autorizzazione che consente di riprendere i lavori e, qualora la sentenza definitiva non arrivi in tempo, anche di iniziare ad interrare l’amianto.
Ovviamente questa seconda autorizzazione lascia comunque perplessi visto che, in ogni caso, essa non cambia alcuno dei dati oggettivi contestati da comitati e cittadini, specialmente quelli relativi alle esigue distanze da abitazioni civili e scuole pubbliche. Per queste ragioni il Comitato Spontaneo non intende abbassare i toni della protesta ed alla manifestazione di oggi pomeriggio alla quale hanno partecipato molti cittadini, intende dare seguito con un inverno di attività di sensibilizzazione e protesta nella speranza che la giustizia dei tribunali accelleri il suo corso e pronunci la sua sentenza prima che l’amianto arrivi in discarica lasciando i cittadini nel dubbio sulla reale pericolosità della contestata operazione.

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