Dopo i numerosi e dettagliati servizi del giornalista Andrea Tornago di Radio Popolare è lo stesso Tornago ad informarci che ancora una volta in televisione si è parlato di Brescia, purtroppo non per le caratteristiche di Città laboriosa, accogliente ed ospitale come dovrebbe essere, ma per un forte accoppiamento con la definizione di “Pattumiera d’Italia” come nel servizio di Chiara Zammitti andato in onda questa mattina su RAI 3 all’interno della trasmissione “Brontolo”.
E’ triste vedere scorrere in televisione le immagini che descrivono la nostra Città in questo modo, sottolineando che essa ha l’inceneritore più grande d’Europa e ben 66 discariche, almeno allo stato attuale.
Con la complicità del silenzio dei cittadini, che in questi ultimi anni si sono dimostrati poco propensi a scendere in strada e manifestare pubblicamente per dire NO a questo continuo scempio del territorio, la politica Regionale (quella che autorizza le discariche) ha continuato e continua anche adesso a rilasciare autorizzazioni su autorizzazioni per interrare nel bresciano tutto quello di cui non è solo la Lombardia a volersi disfare.
La discarica di amianto di via Brocchi è l’ultimo esempio lampante dell’imprenditoria e della politica che non pensano minimamente al recupero di un territorio già sfruttato fino all’inverosimile, riuscendo incredibilmente a trovare ancora gli argomenti per autorizzarvi l’interramento di quasi 80.000 metri cubi di amianto.
E se, come accaduto, i comitati ambientalisti ricorrono al TAR dimostrando l’esistenza di elementi inconfutabili che contrastano con la messa in opera di una tale realizzazione, come l’eccessiva vicinanza alle abitazioni a meno di 200 metri, anzichè un prudente stop al progetto ecco arrivare dalla Regione Lombardia addirittura una SECONDA autorizzazione per riprendere subito i lavori senza attendere il giudizio di merito sul ricorso pendente.
In tutto questo risulta difficile cogliere l’attenzione alla salute dei cittadini e la tutela dell’immagine di una Città conosciuta in altri tempi come la “Leonessa d’Italia”!

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