cartello sequestroUn importante incontro organizzato dal Comitato spontaneo contro le Novività ha animato nei giorni scorsi il quartiere di Sanpolino.
Il tema al centro del discutere è il “solito” amianto, con particolare riferimento a quello che dovrebbe accogliere la vicina discarica di via Brocchi sulle quale da anni piovono ricorsi e sequestri da parte delle autorità. Tanta fiducia nelle Istituzioni si era levata dai cittadini alla notizia di una procedura di autotutela che era stata avviata dalla Regione Lombardia.
Tutti si sarebbero aspettati una revoca dell’autorizzazione alla suddetta discarica visto e considerata anche l’indiretta ammissione di gravi carenze in relazione alla distanza minima degli edifici civili quando dalla stessa ditta viene proposta una riduzione (minima) della stessa.
Purtroppo l’autotula non ha tutelato i cittadini nella misura che si aspettavano creando un incredibile paradosso secondo il quale ai comitati ambientalisti viene respinto un ricorso per una raccomandata arrivata in ritardo mentre agli imprenditori viene autorizzata una discarica pur in presenza di palesi violazioni in materia di distanze minime e di smaltimento non conforme ai criteri di sicurezza come testimoniato dalle fotografie che ritraggono i sacchi di amianto stivati con chiari buchi nel cellophane che li doveva ricoprire.
Quale sia il criterio adottato dalla Regione Lombardia per rinnovare l’autorizzazione alla Profacta rimane tutto da scoprire. A margine di questo interessante incontro che, fra l’altro, ha messo in evidenza l’esistenza di sistemi alternativi di gestione e riciclo dell’amianto, l’intervento di Alessandra Cristini che sulla discarica di via Brocchi ha ricordato a tutti la promessa dell’assessore Gianluigi Fondra che in un icontro del 17 ottobre scorso con i comitati ha detto che “…. se la Regione avesse accomunato la procedura di autotutela con le varianti proposte da Faustini sarebbe intervenuto in giudizio”.
Adesso che la Regione ha creato le condizioni affinchè la discarica possa ripartire tutti guardano all’assessore Fondra aspettando che lo stesso trasformi le sue parole in fatti concreti: ma presto, perchè il tempo scorre e l’amianto non aspetta!

Condividi l'articolo su Facebook