(red.) – Proseguono i lavori per la ristrutturazione del Centro Sportivo “Pampuri” che dovrebbe essere terminato tra pochi mesi per essere poi consegnato alla Parrocchia di San Polo storico che, a sua volta, dovrebbe consegnarlo all’Associazione Sanpolino Oltre e ad altre realtà locali che dovrebbero renderlo disponibile al pubblico.
La struttura, a quanto è dato sapere, di Centro sportivo dovrebbe avere ben poco visto che il campo da 11 non fa parte del progetto e nemmeno per il campo di calcetto sono previsti interventi per la messa in opera che dovrebbe avvenire a carico degli assegnatari ma al momento non è dato sapere ne come e nemmeno quando.
Il tutto si ridurrà dunque ad un bar all’interno della struttura in via di ristrutturazione e all’uso di altri locali per attività di utilità sociali nei vicini quartieri.
Chi pensava di andarci a giocare al momento resterà probabilmente deluso a meno che, come logica vorrebbe, non si punti a munire questa area di giochi per bambini ed almeno una piastra da basket (spazio permettendo), sempre che non si voglia trasformare il tutto in un triste bar per andarci a giocare a briscola, gioco sicuramente interessante ma di scarso interesse per giovani e bambini del quartiere.
Ricordiamo che, in base alle informazioni in nostro possesso, la convenzione che sarà stipulata con la Parrocchia della Conversione di San Paolo (quella di San Polo storico) prevederebbe una cessione in diritto di superficie per l’intera area per un periodo di 99 anni anche se, più volte, visti i trascorsi del precedente periodo di gestione, è stato chiesto a gran voce di inserire come clausola a tutela della risorsa del quartiere che “qualora rimanesse chiuso ed indisponibile per un periodo di tempo superiore a qualche mese esso rientri nella disponibilità del Comune per una nuova assegnazione”.
Essa non sarebbe una semplice clausola ma anche una doverosa garanzia per tutti i cittadini di Sanpolino che negli anni scorsi hanno visto il Pampuri chiuso ed utilizzato in maniera a dir poco impropria con allevamento di polli, centro di raccolta di materiale ferroso ed altre amenità che, per quello che secondo il Comune di Brescia ha un vincolo di destinazione d’uso come “luogo di culto”, ci sembrò allora e ci sembra adesso totalmente inappropriato.
Non mancheremo di seguire la vicenda…..