L’ASL di Brescia ci ripensa sul parere positivo che espresse nel lontano 2008 riguardo alla realizzazione di una discarica di amianto in via Brocchi da parte della Profacta. Il nuovo parere è stato espresso in Regione Lombardia nel corso della Conferenza dei Servizi che si è svolta in vista del rinnovo della concessione alla ditta Profacta.
All’incontro erano presenti sia il Comitato spontaneo contro le nocività che il Co.di.Sa i quali hanno accolto benevolmente la retromarcia dell’ASL motivata da una attenta valutazione dei dati emersi in occasione dell’analisi della situazione sanitaria nella zona est della città.
Erano assenti il Comune di Brescia, la Profacta e l’Arpa che, incredibilmente, pur essendo in possesso degli stessi dati dell’ASL, non ha inteso variare il proprio parere in merito.
L’ASL dunque esprime parere negativo sulla localizzazione dell’impianto “per il cumulo di impatti e per la vicinanza ai quartieri residenziali”, in pratica più o meno per le stesse ragioni che spinsero a suo tempo i Comitati cittadini a ricorrere al TAR per l’annullamento dell’autorizzazione a realizzare questa discarica con l’inspiegabile non accoglimento di detto ricorso anche nel merito da parte del Consiglio di Stato.
Insomma, questa discarica è dannosa, è inserita in un contesto ambientale già fortemente compromesso, è troppo vicina alla zona residenziale della città ma la Regione Lombardia sembra orientata, ancora una volta, a tapparsi occhi e orecchie e concedere la proroga.
Ma come si può avere il coraggio di ignorare un parere negativo espresso dall’ASL sulla base di riscontri reali e concreti e di interrare ugualmente l’amianto anche alla luce delle (dimostrate) inadempienze in termini di sicurezza da parte della stessa ditta che qualche mese addietro portarono già al sequestro della struttura da parte dell’autorità giudiziaria?I Comitati inanto hanno già annunciato un nuovo ricorso al TAR in caso di proroga alla Profacta e questa volta sicuramente la lettera partirà e arriverà puntuale!