parabolaPer questa volta, quando parliamo di amministratori non ci riferiamo ai nostri politici ma ai cosiddetti “Amministratori Condominiali”, quelli che generalmente i condominii pagano profumatamente ma che spesso si disinteressano totalmente dei compiti loro spettanti chiudendo spesso e volentieri entrambe gli occhi pur di non impelagarsi in questioni e prese di posizione.
Non è una novità il fatto che le famose parabole satellitari siano oggi necessarie ai più per godere della ricezione di canali in alta definizione oltre che per assicurarsi la visione di canali televisivi esteri. E’ però altrettanto vero che esse quando applicate a muri esterni balconi o logge non fanno altro che arrecare danno al decoro dell’ambiente, delle facciate degli edifici contribuendo ad alimentare una decisa immagine di degrado. Situazione, del resto, facilmente evitabile facendo ricorso all’installazione delle stesse sui tetti oppure realizzando degli impianti condominiali.
Del resto, lo stesso articolo 33 del regolamento edilizio del Comune di Brescia (fonte: www.comune.brescia.it) recita testualmente: ” L’installazione degli apparati di ricezione, singoli e collettivi, delle trasmissioni radiotelevisive satellitari deve ispirarsi ai principi della salvaguardia del decoro della città e del rispetto dell’impatto visivo ed ambientale….. Al fine di garantire la salvaguardia degli aspetti paesaggistici dell’ambiente e decoro sull’intero territorio sono vietate le installazioni di antenne paraboliche all’esterno di balconi, terrazzi che non siano di copertura, su comignoli di particolare rilevanza stilistica, in giardini e cortili. Le stesse devono essere collocate sulla copertura degli edifici, possibilmente sul versante opposto alla pubblica via ed essere previste e progettate in modo centralizzato a livello condominiale.
Ebbene, a fronte di tanta chiarezza emerge nel nostro quartiere un totale stato di libertà a fare “quel che si vuole” in tema di parabole. Pare infatti che le amministrazioni dei maggiori condomini, su questo  tema, siano praticamente assenti lasciando piena libertà di installazione delle stesse sui balconi al punto che, in determinati edifici, quasi non esiste più balcone senza parabola.
Eppure il regolamento comunale parla chiaro ed ancora più chiaramente dovrebbe parlare il decoro, il rispetto dell’estetica della zona e l’incredibile mancanza di adozione di parabole condominiali.
A questo punto sarebbe opportuno verificare quali e di chi siano le responsabilità per omessa segnalazione e relativa omissione di rispetto delle norme del regolamento edilizio comunale ma soprattutto di come sia possibile che uno dei più grandi condominii di Sanpolino sia anche uno dei più pieni di parabole e che lo stesso si trovi esattamente sopra la sede della Circoscrizione EST e sopra il Distaccamento dei Vigili Urbani.
La domanda è d’obbligo: possibile che nessuno si sia mai accorto della presenza di parabole in violazione del regolamento comunale? E questo regolamento comunale chi lo deve fare rispettare?
Nei prossimi giorni vi proporremo un dettagliato reportage fotografico sul tema delle parabole con relativa indicazione delle amministrazioni condominiali degli edifici interessati.

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