L’area di stoccaggio temporanea che la Profacta sta ultimando in questi giorni ai margini della principale strada di ingresso in città dal lato Est ha una autorizzazione per tre anni, ” a meno che non ci siano deroghe” come si affretta a precisare il Presidente della Circoscrizione Est Enio Garzetti ai nostri microfoni.
Ma intanto la notizia ha già fatto il giro dei TG delle televisioni locali; Telecolor è stata la prima a contattare la nostra redazione e raggiungere questo pomeriggio Giuseppe Faraone per raccogliere le sue dichiarazioni.
Sono invece parole di rassicurazione quelle espresse da Garzetti nella nostra intervista di oggi. Lo stesso precisa che in questa area saranno stoccati materiali di prima cava, come la sabbia, aggiungendo che potrebbe esserci anche qualche materiale derivante da demolizioni stradali visto che l’azienda opera anche nel settore delle autostrade. Precisa Garzetti che l’azienda è grossa ed il movimento di materiali non sarà indifferente e che l’aumento del transito dei mezzi pesanti sarà inevitabile.
Scelta inopportuna, secondo noi, proprio perchè l’aria di San Polo andrebbe alleggerita del traffico pesante anzichè aumentare ulteriormente il transito su gomma.
Su questo argomento ci sentiamo di essere molto critici verso l’Assessore all’Ambiente al Comune di Brescia, Paola Vilardi, dalla quale ci saremmo aspettati un atteggiamento di maggiore tutela ed attenzione nei confronti dell’impatto ambientale dell’ennesima iniziativa “inquinante”.
Non si pronuncia su questo il Presidente Garzetti che però ci tiene molto a rimarcare che “ormai appena si parla di Profacta si drizzano subito le antenne”.
Comportamento comprensibile, diremmo noi, visto che negli ultimi anni questa azienda ha scelto di legare il proprio nome ad un intervento poco gradito dai cittadini come quello della realizzazione di una discarica di amianto a poche centinaia di metri dalle abitazioni dei cittadini per la quale si attende ancora la sentenza definitiva del TAR di Brescia.
Durante l’intervista apprendiamo con stupore che in effetti la Profacta disponeva già di un’area destinata allo stoccaggio temporaneo di inerti in una località lontana dal centro abitato, proprio al termine della tangenziale (tratto a due corsie) in direzione Verona e certo dispiace apprendere che tale a sito, in posizione sicuramente meno dannosa,  sia stato preferito quello localizzato in una località più densamente popolata.
Scelta sicuramente comoda per l’azienda ma l’Amministrazione Comunale avrebbe dovuto valutare meglio la localizzazione di quella che, nel tempo, potrebbe diventare una soluzione non più temporanea.
Garzetti dice che comunque si controllerà che si tratti effettivamente di materiali di prima cava e che in mezzo non ci sia niente di pericoloso e che quindi i cittadini possono dormire sonni tranquilli.
Riassumendo: l’autorizzazione è per tre anni, a meno che non ci siano delle deroghe, il movimento dei mezzi pesanti sarà inevitabile, il materiale stoccato sarà notevole e dovrebbe essere di prima cava, anche se in mezzo potrebbe esserci recupero di materiale stradale. Voi dite che possiamo stare tranquilli?

L’intervista integrale con le dichiarazioni del Presidente Garzetti è sul nostro canale su YouTube.

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