(beppe faraone) –  Piazza Loggia non è infinita ed il numero delle persone che può contenere era stato ben valutato dal servizio d’ordine e dall’organizzazione. Qualcuno, in verità molti, si sono lamentati essere arrivati in Piazza e di non essere riusciti ad entrare perchè bloccati dal servizio d’ordine posto all’ingresso per fare rispettare il fatidico numero delle presenze.
Questo vuol dire che la capienza massima era stata ampiamente raggiunta, ma vuol dire anche che quasi nessuno era a conoscenza di questo limite numerico perchè altrimenti non ci sarebbero state lamentele e nemmeno gente costretta a bivaccare nella vicina Piazza Vittoria in attesa della mezzanotte. Per il futuro, e per una migliore organizzazione sarebbe forse il caso di fare presente PRIMA che raggiunto un determinato numero di presenze l’accesso sarebbe stato chiuso. Non ci sarebbe stato nulla di male e la gente, invece di ammassarsi all’ingresso, si sarebbe orientata verso mete alternative.
Chiusa la parentesi polemica diamo atto alla Città di avere vissuto un Capodanno ordinato e disciplinato anche se, come avviene da un pò di anni a questa parte, non tutta la città partecipa all’atmosfera di festa, non si vede nemmeno un alberello o una luminaria non appena fuori dal centro, forse dimenticando che è Natale un pò dappertutto e non solo nel ring del centro. Ma su questo punto siamo sicuri che i neoeletti Consigli di quartiere faranno valere la loro voce, sempre che non vogliano trascorrere il loro mandato a parlare di buche nelle strade e alberi da piantare…
Sappiamo bene cosa ha lasciato il 2018 al nostro quartiere, tante opere incompiute ancora in via di realizzazione e che, promesse elettorali alla mano, dovremmo vedere realizzate nei primi mesi del nuovo anno: ci riferiamo alla pista di atletica, ma sopratutto l completamento e apertura al traffico di Corso Bazoli, quegli ultimi maledetti 100 metri di strada che separano il quartiere dalla viabilità ordinaria con via Serenissima. 10 anni di attesa, discussioni, progetti, promesse che ancora adesso non trovano riscontro nei lavori per il completamento di questa pezzo di strada, roba che ad asfaltare con secchiello e paletta a quest’ora sarebbe già finita da un bel pò di tempo.
Il nuovo anno ci porta ad essere sicuramente più critici e meno carichi di pazienza, perchè è ormai evidente che se Sanpolino non decolla dal punto di vista commerciale e pubblici servizi è anche colpa della scarsa viabilità: è stato così per il supermercato e sarà così per tutto il resto degli esercizi commerciali.
E’ vero che a giorni dovrebbe finalmente aprire nel nostro quartiere, proprio in Corso Bazoli, la tanto desiderata farmacia, ma non vorremmo che anche questa sparisse!
Insomma, il 2019 deve essere l’anno dei fatti e non più delle parole e delle promesse pensando a Sanpolino come ad un contenitore di voti a cui attingere ogni 5 anni seminando promesse a destra e a manca. Nello sviluppo della zona avrà sicuramente un ruolo importante il Consiglio di Quartiere che vogliamo sperare capisca che con l’amministrazione comunale ci deve lavorare assieme per il bene dei cittadini e non arrivare allo scontro ideologico oppure alzare barriere di tipo pseudo politico.
Ne abbiamo le “scatole piene” di personaggi malati di protagonismo pronti ad alzare gli scudi contro chi lavora (gratis) da 10 anni per il bene e l’interesse del quartiere senza farne una questione politica e a questi personaggi chiediamo di intendere il Consiglio di quartiere come un organo senza colore politico con l’unica ideologia di lavorare per il suo sviluppo.
Cercheremo di essere più presenti alle riunioni del Consiglio e cercheremo anche di portarlo nelle case della gente, sempre se ci sarà concessa l’autorizzazione alle riprese video che sarà nostra premura richiedere non appena il Consiglio si sarà insediato. Di questo vi informeremo, come vi informeremo puntualmente di chi proporrà o si opporrà a qualsiasi cosa, perchè riteniamo che la gente debba sapere come i propri rappresentanti tutelano gli interessi della collettività o se si usano i consensi dei cittadini per propagandare le proprie idee personali.
Intanto, Buon Anno Nuovo a tutti, senza distinzione di partito o movimento, sesso, razza, religione e lingua, insomma nella maniera più “apartitica” possibile!

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