(redazione) – Parco delle Cave e discarica di amianto: un binomio che da sempre non piace ai cittadini, non piace ai comitati ambientalisti. Insomma, pare non piaccia a nessuno eppure, nell’area destinata a Parco, si continua a scavare e piovono autorizzazioni dalla Regione per sotterrare amianto.
Una situazione ai limiti dell’incredibile sulla quale tornano ad interrogarsi il Co.di.sa, il Comitato Spontaneo contro le Nocività e Legambiente. Lo faranno in una assemblea pubblica Venerdì 8 Maggio dalle ore 20.45 presso la casa delle Associazioni di via Cimabue.
Ecco il testo integrale del comunicato dei comitati:
” Qualche mese fa il Sindaco di Brescia e un autorevole esponente della maggioranza che sostiene questa Amministrazione hanno annunciato alla stampa che il Parco delle Cave nell’area di S. Polo – Sanpolino – Buffalora è cosa ormai quasi fatta.
Infatti, con l’acquisizione di parte delle aree circostanti l’ATE 19 (ex Cave Nuova Beton) e dei laghetti ivi esistenti, nonché con la recente proposta convenzione per piano attuativo da stipularsi con il Gruppo Faustini, ben quattro dei setti laghetti formati dalle attività di escavazione svoltesi nella zona negli ultimi 50/60 anni, dovrebbero essere acquisiti dal Comune di Brescia e divenire il nucleo del Parco delle Cave.
Dopo tale annuncio, che dava per imminente l’acquisizione al Comune di tali aree, nonostante che numerosi cittadini abbiano aderito con entusiasmo e grande sforzo inventivo alla progettazione partecipata del Parco,ben poco è successo, mentre alcuni segnali allarmanti alimentano dubbi e incertezze su tempi e obbiettivi della concreta realizzazione di un grande recupero ambientale di un’area vasta, per decenni sottoposta ad ogni tipo di degrado.
Infatti, mentre sembrano slittare notevolmente i tempi di consegna delle aree recuperande a margine dei laghetti ex Nuova Beton, proseguono, e anzi si incrementano, attività di escavazione negli ATE 23 e 20 (sempre ad opera del Gruppo Faustini) in forza di convenzioni, già esistenti o di recente stipulate, e si apre, proprio a confine con un’area che deve diventare Parco Pubblico (l’ATE 23), una discarica per rifiuti contenenti amianto, separata dal futuro Parco Pubblico dalla sola Via Brocchi.
Nel frattempo i risultati della progettazione partecipata vengono tenuti nel cassetto e non vengono restituiti alla cittadinanza, che pur vi ha fortemente concorso.
Tutto ciò rende incerti non solo i termini degli accordi stipulati (che sono costati parecchio per la collettività) con i cavatori, ma anche i tempi di realizzazione almeno di quella parte di Parco che sembrava poter divenire disponibile in tempi relativamente brevi.
Per tutto ciò gli ambientalisti e i cittadini intendono chiedere serie risposte al Comune, non tanto per avviare sterili e strumentali polemiche, ma per misurare la efficacia e concretezza dell’azione di Governo del Territorio da parte dell’Amministrazione Comunale.
Su questi temi è indetta un’ Assemblea Pubblica, cui sono invitati tutti i cittadini, i Comitati le Associazioni che hanno contribuito al lavoro sul Parco delle Cave, ma anche il Sindaco, gli Assessori all’Urbanistica e all’Ambiente i Consiglieri Comunali, le Forze Politiche e Sindacali, che avranno modo e possibilità di esprimersi sul delicato argomento.
L’appuntamento è fissato per il giorno 8 Maggio 2015 ore 20.45 In Via Cimabue (San Polo Nuovo)Presso la Casa delle Associazioni.
Vi aspettiamo numerosi.
Co.di.s.a – Comitato Spontaneo contro le nocività – Legambiente. ”