Lunedì 9 Gennaio la questione “Bitumificio Gaburri” torna sul tavolo della politica. La Circoscrizione EST con in testa il Presidente Garzetti ed i voti di Lega Nord e PDL ha già dato parere positivo alla nascita della nuova industria e lunedì toccherà esprimere il parere alla Commissione Urbanistica e Viabilità congiuntamente a quella per il Commercio, Turismo ed economia e lavoro che si riunirà prima alle ore 15.00 e poi alle ore 17.00 presso la sala di via Marconi.
Il Comitato Spontaneo, in un comunicato, invita i cittadini a partecipare a questa seduta ed espone, in una nota successiva le ragioni dei cittadini che non vogliono il nuovo bitumificio.
Ecco il testo:
Il progetto di nuovo impianto gaburri è conseguente alla delibera 31/2009 del comune di Brescia, l’atto di indirizzo Italgros/gaburri/comune che sancisce la realizzazione del polo logistico Italgros nell’ambito dell’ATE 24, già destinato dal PRG a parco delle cave. Si stabilisce che Gaburri sposterà il suo impianto nell’ATE 25 e ritirerà il ricorso già presentato al TAR contro l’acquisizione dell’area da parte del comune. In questo modo: Italgros ottiene un polo logistico, Gaburri ottiene un nuovo impianto il Comune di Brescia rinuncia al contenzioso perdendo la cava.
I CITTADINI PERDONO
1) 200.000 mq di parco delle CAVE,
2) l’oasi della Cava es Pasotti oggi laghetto rinaturalizzato che diventerà discarica tombata,
OTTENGONO
1) un bitumificio raddoppiato, a 350 metri dalla prime case di Buffalora con puzze, traffico ed inquinanti di varia natura.
Nonostante le moltissime osservazioni di incoerenza fornite dai comitati nel corso della Valutazione Ambientale Strategica è stato dato parere favorevole.
DOPPIO RICORSO AL TAR IN ATTESA DI PRONUNCIAMENTO
Contro questo parere (V.A.S) è stato presentato ed è ora pendente un ricorso presso il TAR di Brescia da Legambiente e CoDi.S.A., così come per la Valutazione di Impatto Ambientale sulla stessa ATE 25 fornita della Regione Lombardia. AREA NON IDONEA
Secondo quanto stabilito dalla delibera della Giunta Regionale 6501/2001 e successive, ed indicato dal Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti della Provincia di Brescia, l’area di localizzazione del progetto ricade in “zona critica dove non è opportuno introdurre nuove fonti inquinanti ma solo favorire attività di risanamento e mitigazione della qualità dell’aria”, in quanto area non idonea alla localizzazione di nuovi impianti di gestione rifiuti. VULNERABILITÀ DELLA FALDA L’area si trova in zona di ricarica della falda, che è da considerarsi “zona di protezione” (ai sensi d.lgs. 152/06). Inoltre l’esame della Tavola Ambiente e Rischi: Atlante dei rischi idraulici e idrogeologici del PTCP ha messo in evidenza che la zona è interessata da vulnerabilità della falda ALTA e MOLTO ALTA DISTRUZIONE HABITAT NATURALISTICO ESISTENTE Dalla relazione della dott. Silvia Mora sono presenti nell’area 39 specie di uccelli tra cui 1 rarissimo con vincolo di protezione altissimo: il Cavaliere d’Italia.
MANCATO RISPETTO DELLE DISTANZE del reticolo idrico minore e strade: Lungo la quasi totalità del perimetro dell’area scorrono canali irrigui ed in particolare la roggia Rudoncello. E’ inoltre previsto lo smantellamento del canale che attraversa in direzione nord – sud l’area oggetto di intervento è in palese contrasto con l’art. 13 del Regolamento di Polizia Idraulica
Co.Di.S.A. – Comitato Spontaneo contro le Nocività – Legambiente Brescia

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