cane che giocaEsiste una ordinanza municipale che vieta di portare in giro, specialmente nei parchi pubblici, il proprio cagnolino senza guinzaglio.
Questa ordinanza non è da considerarsi sicuramente come una vessazione nei confronti dei nostri amici a 4 zampe, quanto piuttosto una forma di tutela verso loro stessi e quelle persone che non si reputano “amici degli animali”.
Insomma, ognuno avrebbe il diritto di portare a spasso il proprio cane senza vederlo aggredito da un’altro cagnolino che magari spinto dalla voglia di giocare gli salti addosso.
Stesso diritto spetterebbe a quelle persone o bambini che invece dei cagolini possono (legittimamente) avere paura.
In base a queste premesse sono sempre di più le chiamate al centralino dei Vigili Urbani che, con l’arrivo della bella stagione, devono fare i conti con sempre più proprietari di cani che (maleducatamente) li lasciano liberi dal giunzaglio lungo le strade pubbliche o i parchi con la candita scusa che gli stessi hanno bisogno di correre.
Noi che siamo sicuramente “amici degli animali” siamo anche amici dei bambini che ne hanno timore e consideriamo una forma di rispetto verso la comunità mantenere al guinzaglio i propri cagnolini nelle pubbliche vie in quanto per lasciarli correre liberamente ci sono a Brescia apposite aree, magari non proprio sotto la porta di casa.
In questo senso abbiamo già da tempo chiesto all’Amministrazione Comunale di identificare un’area da adibire al gioco per i cani, magari in mezzo ai tanti spazi verdi inutilizzati attorno al quartiere di Sanpolino.
Intanto le telefonate ai Vigili hanno prodotto il loro effetto con le prime multe (50 EURO) al Parco di via La Marmora e molte altre segnalazioni riguardano anche il quartiere di Sanpolino dove pare che la pratica di portare a passeggio il proprio cane senza guinzaglio stia diventando ormai una prassi, talmente fastidiosa da infastidire anche  coloro che, per rispetto del proprio animale e della comunità, il proprio cane lo portano a spasso con un bel giunzaglietto colorato!

Condividi l'articolo su Facebook