Scarcerati 7 secessionisti veneti e altri 5 ai domiciliari. Sembra sgonfiarsi la vicenda che ha visto Brescia al centro delle cronache di questi ultimi giorni.
Ci riferiamo all’arresto di un gruppo di sedicenti secessionisti veneti che, in tempi di mancanza di altre cose da fare, si erano dati alla costruzione di un carro armato artigianale (volgarmente detto “Tanko”) allo scopo di inscenare una azione dimostrativa, magari in Piazza San Marco, per sostenere la causa di una fantomatica repubblica veneta.
Qualcuno si dichiarò anche di nazionalità veneta e prigioniero di guerra (con l’Italia?), qualcun altro si rifiutò anche di parlare e qualcun altro rivendicava il diritto di manifestare liberamente e pacificamente (con un carro armato???) le proprie idee; la Lega Nord non ci pensò su due volte a cavalcare la vicenda chiedendo libertà per gli arrestati minacciando addirittura di occupare le prefetture se lo Stato Italiano non avesse rimesso in libertà queste persone.
La tanto richiesta libertà per costoro è adesso arrivata, ma tra una risata al bar e una barzelletta sui carri armati, spunta che adesso qualcuno pretende anche le scuse…!
Ma le scuse di cosa?
Se qualcuno deve chiedere scusa sono gli autori di questa ennesima vicenda lesiva della dignità di una intera nazione: a queste scuse vorremmo si aggiungessero anche quelle dei leghisti ed in modo particolare di quelli che pur rinnegando lo Stato Italiano, ne percepiscono candidamente lauti stipendi in qualità di deputati, senatori, consiglieri e presidenti di regioni oltre a quelli dichiaratamente anti-europeisti che però si candidano alle prossime elezioni europee con la speranza di essere eletti ed accettando di buon grado il solito lauto stipendio versatogli da quello stesso Stato che quotidianamente criticano.
La coerenza non è più quella di una volta…..