Tempi duri per gli amministratori bresciani. Lo aveva annunciato nella scorsa conferenza stampa, il Consigliere Regionale IDV Francesco Patitucci, che se entro un mese il Comune di Brescia non avesse intrapreso le iniziative richieste in merito al caso “Cava Piccinelli” avrebbe intrapreso la via delle azioni legali.
Puntuale e fedele alla parola data, in una conferenza stampa tenuta in data odierna presso la sede di IDV di via  Saffi, è stato presentato l’esposto con il quale si chiede che sia la Procura a pronunciarsi se da parte del Comune di Brescia si possano ravvisare estremi di reato nel non avere proceduto ai lavori di bonifica dell’area, lavori già da tempo progettati e resi assolutamente indispensabili dalla pericolosità del materiale radioattivo in essa contenuto.
Patitucci dichiara “… ho inviato un atto di diffida e messa in mora a Comune, Provincia, Arpa, Asl e Regione sulla Cava Piccinelli per la questione Cesio. Comune e Provincia non hanno ritenuto di rispondermi. Asl, Arpa e Regione hanno invece indicato come competente della questione proprio il Comune “. Prosegue Patitucci ” Ho portato la questione della cava Piccinelli anche in Parlamento, coinvolgendo il deputato Idv Sergio Piffari, che il 14 febbraio scorso ha presentato un’interrogazione parlamentare proprio su questo argomento“.
Fra i documenti forniti ai presenti anche una relazione ASL nella quale si esprime a chiare lettere “… parere sfavorevole, sotto il profilo igienico sanitario, alla realizzazione di nuove discariche “.
Eppure, in barba a questo parere, si continua ad autorizzare indisturbati discariche ed ogni altro tipo di attività inquinanti. Fortemente contraddittoria in tal senso, la recente (doppia) autorizzazione per la realizzazione di una discarica di amianto in via Brocchi sulla quale è ancora pendente un ricorso al TAR da parte dei comitati ambientalisti.
Su questa vicenda Patitucci si dice fortemente preoccupato dal fatto che, nonostante il ricorso, ” da parte della Regione sia piovuta a favore della ditta del Gruppo Faustini una seconda autorizzazione che le ha consentito di riprendere i lavori offrendogli su un pitto d’argento, la possibilità di completarla ed entrare in funzione magari prima che arrivi il giudizio di merito sul ricorso presentato! “.
Conclude Patitucci: ” Sulla discarica di via Brocchi non si può continuare a fare finta di nulla come sta attualmente facendo l’Amministrazione Comunale di Brescia. Occorre avere il coraggio di schierarsi dalla parte dei cittadini e favorire il bene e la salute pubblica piuttosto che gli interessi economici dei soliti imprenditori che hanno sfruttato per decenni il territorio di questa città riempendone il suolo di materiali inquinanti e nocivi. La ex Cava Piccinelli ne è la chiara dimostrazione.

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