INQUINAMENTO: AVANTI TUTTA!

Il quotidiano telematico bresciano Quibrescia.it, ha pubblicato in questi giorni una interessante tabelle comparativa relativa ai dati di inquinamento presente nell’aria di San Polo a confronto con altre zone della città.
Dalla tabella, che pubblichiamo, si evince chiaramente come l’aria di San Polo abbia, in tutti i periodi presi in esame, le più alte concentrazioni di inquinanti rispetto alle altre zone di confronto. Questi dati non sono per nulla segreti, anzi, più volte sono stati e continuano ad essere oggetto di polemica politica tra che si aspetta che l’amministrazione Paroli faccia qualcosa e che invece spera che continui a fare finta di niente.

Tabella di confronto ripresa da www.quibrescia.it

Eppure dire che lo stato delle cose è quantomeno scandaloso è dire poco perchè, dati alla mano, il territorio di San Polo dovrebbe essere al centro di una seria operazione di bonifica nell’interesse della salute dei cittadini ed invece per questa zona  l’Amministrazione Paroli (scusate se continuiamo a ripetere la stessa cosa ma è opportuno che i cittadini sappiano con chiarezza chi si preoccupa per loro e chi no….) progetta ulteriori fonti di inquinamento come, ad esempio, un nuovo stadio che porterà ancora maggiore transito di veicoli, una cittadella dello sport, un polo logistico in modo da avere ancora più traffico pesante e non si è opposta nemmeno ad una discarica di amianto a poche centinaia di metri dal centro abitato.
Onestamente, più che una lotta all’inquinamento, sembra piuttosto una chiara manifestazione di totale disinteresse nei confronti di una parte (bella grossa) della città che chiede dei seri interventi in materia di bonifica ambientale.
Più che di investimenti sui problemi “sociali”, San Polo avrebbe bisogno di investimenti sui problemi “ambientali”, ma purtroppo sembra che quelli sociali siano più convenientianche se più inquinanti. Pensate che l’abbattimento della Tintoretto comporterà un ulteriore spargemento di inquinanti nell’aria anche a causa del notevole vertiginoso aumento del numero di camion che invaderanno il quartiere per spostare il sedime della torre abbattuta.
Riflettendo su queste semplici cose viene da chiedersi: a chi interessa la salute dei cittadini di San Polo? La tabella si commenta da sola!

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2 pensieri su “INQUINAMENTO: AVANTI TUTTA!

  1. Bravo Patitucci. Lei è l’unico che parla chiaro su questo argomento Alfa Acciai.
    Le suggerisco di farsi protagonista di una battaglia LEGALE a tutela della salute dei cittadini.
    Se nessuno fa niente per la storia del finanziamento alla campagna elettorale come dice Lei questa è una cosa grave.
    Questa Alfa Acciai non può comprare la salute dei cittadini finanziando campagne elettorali.

  2. Ho iniziato la mia battaglia contro l’inquinamento di Brescia in particolare della zona di San Polo – Buffalora, dove io stesso abito.
    Il sottoscritto lamenta già dal 2003 una scarsa attenzione al problema dell’inquinamento ambientale dell’Alfa Acciai.
    Ricordo l’interrogazione presentata nel 2004, dove riferivo quanto riportato dalla stampa, e cioè le accuse ai partiti di maggioranza e di minoranza, presenti in Consiglio Comunale, di non far niente, perché quasi tutti avevano avuto la campagna elettorale sovvenzionata dai vertici dell’Alfa Acciai. Nessuno ha avuto niente da ridire su queste mie affermazioni.
    Successivamente in una interrogazione all’Assessore Brunelli dei Verdi, in occasione della realizzazione del nuovo laminatoio, ebbi occasione di rinfacciare all’Assessore una sua affermazione sull’emissione di polveri fini dell’Alfa Acciai, circa 2 milioni di metri cubi l’ora, per questo si doveva vietare l’installazione del laminatoio.
    Con l’insediamento della Giunta del Sindaco Paroli, dopo la pubblicazione dell’Arpa dei dati sul PCB e Diossina rilevati nelle vicinanze dell’Alfa Acciai, presentai una interrogazione rinfacciando al Sindaco Paroli, come avevo fatto già nel 2004 al Sindaco Corsini, di non fare niente, perchè le accuse riportate dai giornali sui finanziamenti ai partiti durante la campagna elettorale, molto probabilmente corrispondevano al vero.
    Riporto una parte del mio intervento in Consiglio Comunale durante la discussione dell’interrogazione sul PCB e la Diossina rilevati nelle vicinanze dell’Alfa Acciai:
    PATITUCCI: “Assessore la ringrazio della risposta che mi ha dato, ma era una risposta già scontata. Il dubbio rimane. Uno: perché l’ARPA e la Provincia per mesi non hanno dato notizia dei risultati? Poi altro: il Comune e l’osservatorio permanente sull’Alfa Acciai sono o non sono stati informati sul pericolo che correva la popolazione?
    Io non vorrei pensare male, ma a volte a pensar male si indovina.
    Ho il sospetto che con questo ritardo si sia voluto dare tempo all’Alfa Acciai per poter mettere a posto qualcosa che non andava. Voglio ricordare che a Trieste nel 2004 la Magistratura ha chiuso le acciaierie Lucchini proprio per disastro ambientale. E qui non mi sembra che l’Alfa Acciai sia di meglio o meno inquinante.
    Inoltre non dimentichiamo che Alfa Acciai è stata condannata ad un anno e due mesi e ad un’ammenda di 14 mila euro dal Tribunale di Brescia per reati ambientali commessi tra il 2003 e il 2004. Leggo la sintesi dell’accusa a carico della società. “Gestione disinvolta del rottame utilizzato come materia prima per la lavorazione, che è stata considerata pericolosa per la salute dei cittadini del territorio circostante, perché toccato senza cautele, né controlli, mentre i fumi della frantumazione erano immessi nel camino del forno e dispersi nell’area, senza filtro. Inoltre il rumore, il fumo e le polveri sono stati considerati dannosi per i residenti”.
    Spero di essere riuscito ad apportare ulteriori elementi di conoscenza sull’argomento.
    Francesco Patitucci

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