Sito stoccaggio via san polo(Roberta P.) – Proprio ai margini di via San Polo, trafficatissima strada d’ingresso nella città, circa tre anni fa, fu rilasciata dalla Ex Amministrazione Paroli alla ditta Profacta, l’autorizzazione all’apertura di un sito di stoccaggio.
In essa avrebbero dovuto essere conferiti materiali in attesa di essere trasferiti altrove.
Oggi le immagini parlano chiaro: in questi lunghi anni le erbacce sono cresciute in mezzo ai materiali depositati facendo capire che, in effetti, essi non sono stati mai trasferiti altrove.
L’area di stoccaggio temporanea posta ai margini della strada principale di Brescia Est sembra dunque essersi trasformata, come da previsioni, in una vera e propria discarica: lamiere di ferro, costruzioni, segnali stradali e molto altro sono stati stipati in quell’area con la evidente consapevolezza di lasciarli lì.
Una discarica a cielo aperto vicino al centro abitato.
Discarica che, non essendo nata come tale, non possiede caratteristiche tali da garantire sicurezza e rispetto delle norme antinquinamento.
L’area, infatti, è nata per essere un punto d’appoggio temporaneo per materiale (di diverso genere) fino a nuova ubicazione, di conseguenza il terreno sottostante non è stato modificato ne isolato dal sottosuolo  per evitare a scorie e rifiuti inquinanti di penetrare sotto terra e quindi nelle falde acquifere.
Il sito di stoccaggio dovrebbe chiudere al termine dei tre anni a meno che non ottenga una deroga dal comune che però, visto come stanno le cose, equivarrebbe ad uno scempio nei confronti della città che deve già fare i conti con altre discariche inquinanti.
Deroga che farebbe comodo solo, e ancora, a coloro che in questi tre anni hanno abbandonato rifiuti su rifiuti senza il minimo rispetto della destinazione d’uso del sito..
Deroga che, secondo noi, dovrebbe essere negata senza se e senza ma

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