Non volevamo dare risalto a sterili polemiche ma poichè siamo stati sommersi da email riteniamo nostro dovere portare a conoscenza dei cittadini il contenuto di una lettera al direttore apparso oggi sul quotidiano “Il Giornale di Brescia” a firma di Stefano Masserdotti.
Nella sua lettera, il signor Masserdotti accusa il comitato (quale dei due? Co.di.Sa oppure Comitato Spontaneo?) di essere di parte e si dissocia dalla protesta portata avanti in nome della realizzazione del parco delle cave.

Il volantino del corteo del 24 Aprile organizzato dai comitati

Il lettore si dichiara favorevole alla realizzazione della cittadella dello sport con annesso stadio invitando il Comitato a non protestare a nome di tutti i cittadini di San Polo ma solo di una parte di essi. Fin qui nulla da eccepire. Riteniamo giusto e democratico che ognuno esprima il proprio parere anche se facciamo fatica a collegare l’entusiasmo del lettore di avere uno stadio a due passi da casa con l’entusiasmo dei residenti a Mompiano che invece non vedono l’ora di liberarsene!
Quello che invece vorremmo puntualizzare è che, per il solo fatto di abitare a San Polo fin da bambino, il signor Masserdotti non può erigersi a giudice di una realtà come quella di Sanpolino che evidentemente non conosce fino in fondo.
A tale scopo ricordiamo che chi ha acquistato casa in questo quartiere lo ha fatto con la piena consapevolezza che un quartiere nuovo ha bisogno di tempo per crescere e quindi ha messo in conto una iniziale carenza di servizi, come appunto il supermercato oppure una palestra.
Aggiungiamo inoltre che il quartiere è stato proposto in vendita con un progetto di realizzazione legato ad un PRG che prevedeva già la destinazione a Parco dell’area oggi interessata alla realizzazione di quello che i nostri amministratori chiamano Parco dello Sport.
Per quanto concerne la questione supermercato in particolare, probabilmente gli investimenti commerciali nel nostro quartiere sono frenati da una politica poco incisiva sul nostro territorio da parte degli attuali amministratori e prova ne sia che in TRE anni di amministrazione non si è riusciti nemmeno a completare un tratto di strada come Corso Bazoli che tuttora è ancora fermo!
Se di strutture vogliamo parlare, ci sembra veramente fuori luogo anche il solo pensare che uno stadio e una cittadella dello sport possano supplire a carenze amministrative che hanno il solo esito di frenare lo sviluppo del nostro quartiere popolato invece da gente orgogliosa di abitarvi e che vorrebbe solo quelle strutture di base (strisce pedonali, piste ciclabili) che ad oggi ci vengono ancora negate.
Nessuna pregiudiziale verso le idee del sig. Masserdotti ma, per favore, non si cerchi di far passare lo Stadio e la Cittadella come una manna caduta dal cielo per il nostro quartiere che si accontenterebbe di molto meno!

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