La discarica di amianto di via Brocchi ha iniziato a ricevere ed interrare il tanto temuto amianto! Se ne sono accorti i cittadini ed i comitati che, giustamente, mostrano tutta la loro rabbia nei confronti di una politica accusata di non essere nemmeno capace di bloccare la sua apertura fino alla definitiva sentenza da parte del Consiglio di Stato che deve ancora esprimersi nel merito di un ricorso pendente.
Sembra strano, assurdo ed ai limiti dell’incredibile che ancora prima che la magistratura si pronunci sui dubbi e sui rischi per la salute dettagliatamente esposti nel ricorso del CodiSa, la Profacta possa iniziare ad interrare l’amianto. Un’operazione che trova poche motivazioni logiche e visto che la magistratura potrebbe anche accogliere nel merito il ricorso pendente, viene spontaneamente da chiedersi cosa accadrebbe se questa sentenza dovesse avvenire ad interramento ultimato?
Dovrebbe riaprirsi la discarica e togliere tutto l’amianto interrato oppure il tutto sarebbe assoggettato a sanatoria?
Protesta duro il Comitato Spontaneo contro le Nocività che in un comunicato inviato alla nostra redazione dice: ” E’ arrivato il primo carico di amianto alla discarica di via Brocchi a San Polo, a Brescia presso la dicarica PROFACTA. E’ chiaro che rimangono ancora aperti tutti gli interrogativi relativi alla sicurezza dell’impianto dato che il CONSIGLIO DI STATO non si è ancora pronunciato in merito. A ciò si aggiunge un nuovo interrogativo in merito al nulla osta che avrebbe dovuto essere rilasciato dall’ARPA in seguito all’innalzamento dello strato di drenaggio del fondo cava.
E ancora: come mai alle ore 18, a cantieri ormai chiusi, i pacchi erano tutti depositati a cielo aperto? Non avrebbero dovuto essere coperti da un consistente strato di terra? E la promessa del Sindaco di intervenire presso l’imprenditore per sospendere i lavori almeno sino alla sentenza del CONSIGLIO DI STATO è rimasta lettera morta?

COMITATO SPONTANEO CONTRO LE NOCIVITA’ ”
A tal proposito ricordiamo che la gestione di questa discarica, per la particolarità del materiale trattato, deve essere scrupolosa per evitare danni all’ambiente ed alla salute delle persone che si trovano a doverci convivere già ad una distanza di circa 200 metri.
Risulta dunque preoccupante apprendere dal Comitato Spontaneo che ancora a sera inoltrata questo primo carico di amianto risultava giacere in discarica privo della copertura di terra prevista dalla autorizzazione. Aggiungiamo inoltre che nel pomeriggio ci siamo recati presso il sito in questione ma, pur essendo previsto, non siamo riusciti a salire sulla torretta di osservazione in quanto pericolante, con la sclatta inaccessibile e saldamente legata con il fil di ferro alla struttura portante.
Non ci sembra dunque che i parametri in tema di trasparenza e sorveglianza siano al momento rispettati e, tra le altre cose, non è nemmeno chiaro chi deve controllare che questi parametri di trasparenza e sicurezza vengano rispettati dall’azienda con l’unico scopo di tutelare la salute pubblica.
Data la singolarità della vicenda di questa discarica, è tornato ad interessarsi della vicenda Andrea Tornago, il valido giornalista di Radio Popolare. A tal proposito domani mattina alle ore 7.10 l’emittente radionfonica (FM 101,900) manderà in onda una trasmissione di approfondimento sull’argomento mentre il Comitato Spontaneo, ci assicurano, non abbasserà la guardia.
Pubblichiamo alcune fotografie inviateci dal Comitato Spontaneo in allegato al comunicato che illustrano e testimoniano la presenza dei manufatti all’interno della discarica, scattate nel pomeriggio di oggi.

Condividi l'articolo su Facebook